Made in Italy significa qualità e riconoscibilità del brand. Quasi un terzo dell’ export delle aziende italiane è dovuto al “Fattore Italia” riassunto nel brand “Made in Italy”. Sono alcuni dei passaggi dell’intervento di apertura del Presidente di Unioncamere Andrea Prete all’incontro “Italia: un valore nel mondo”,  organizzato a Roma il 17 aprile nell’ambito della Giornata del Made in Italy, cui la Camera di Commercio ItaloIraniana ha preso parte, e che ha coinvolto il sistema camerale in Italia e all’estero.

“Ammonta a mille miliardi di euro tra export e fatturato realizzato all’estero il contributo dell’attività internazionale delle imprese all’economia italiana. Italia non valore nel mondo bensì valore del mondo” ha ricordato il Presidente Mattarella nel suo videomessaggio ai partecipanti.

“La sfida è quella di coniugare il soft power dell’Italia con i fatturati. Non solo vendere  ma allargare la nostra “piazza”,  coinvolgendo sempre più operatori economici al modo di lavorare italiano” ha sintetizzato Piero Bassetti, storica figura di spicco del Sistema Camerale italiano. “Made in Italy non è solo prodotto ma anche ingegneria di processo, che ognuno di noi ha nel background e che fa parte dell’ingegneria “leonardesca” ha aggiunto Luisa Todini, richiamando il genio di Leonardo che ha ispirato l’iniziativa di una Giornata annuale specifica promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Nel corso dell’incontro, chiuso dal Ministro Urso, sono stati presentati i risultati della ricerca “Quale valore del brand Made in Italy nel mondo”, realizzata da Unioncamere in collaborazione con Assocamerestero e la rete delle Camere di Commercio Italiane all’estero.

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