L’Iran è stato eletto alla presidenza del Comitato intergovernativo dell’UNESCO-Gruppo Asia-Pacifico per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale nel corso del Governing Council Meeting della regione, svoltosi a Tehran il 25 e 26 giugno 2023.
“ll patrimonio culturale dell’Iran ha un significato immenso per la comunità globale” ha commentato Feng Jing, Head of Culture Unit dell’Unesco per Asia e Pacifico.
Accanto ai 24 siti iraniani che rientrano nella lista del Patrimonio mondiale Unesco, sono moltissimi gli elementi iraniani che rientrano nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità: dalle abilità tradizionali di costruzione e navigazione di barche Lenj iraniane nel Golfo Persico al repertorio tradizionale della musica classica dell’Iran, dal pellegrinaggio al monastero di San Taddeo all’arte della miniatura.
Secondo la definizione Unesco, con la formula “ patrimonio culturale immateriale” ci si riferisce a “tradizioni o espressioni viventi ereditate dai nostri antenati e trasmesse ai nostri discendenti, come tradizioni orali, arti dello spettacolo, pratiche sociali, rituali, eventi festivi, conoscenze e pratiche riguardanti la natura e l’universo o le conoscenze e le abilità per produrre artigianato tradizionale”.
Cresce quindi l’attrattività turistica dell’Iran, un settore su cui il Paese ha iniziato una strategia di promozione già all’Expo Dubai del 2020, sintetizzando nel suo Padiglione l’Iran contemporaneo ma anche quello delle tradizioni e della bioedilizia come le antiche Torri del Vento, chiamate badghir, un sofisticato sistema di climatizzazione naturale per combattere il clima torrido di molte regioni dell’antica Persia.