Sospesa tra memoria, presente e futuro, la Mostra “Le prime relazioni culturali tra l’Iran e la Nuova Italia” indica con forza come le relazioni culturali siano essenziali per il dialogo tra le nazioni, anche quando le relazioni politiche siano in sofferenza.
E’ stata inaugurata a Roma il 15 febbraio scorso presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana l’esposizione di foto storiche risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, digitalizzate con tecniche avanzatissime di ultima generazione con la collaborazione del MIC-Ministero della Cultura dell’Italia. Scattate da fotografi iraniani e italiani, le foto rappresentano non solo una preziosa testimonianza della società iraniana dell’epoca ma anche l’origine delle relazioni culturali prima e poi di quelle commerciali tra la Nuova Italia unitaria e l’Iran.
Nei diari di Nasereddin Shah, appartenente alla dinastia Qajar, che ha regnato dal 1848 al 1896, si trovano le testimonianze dei suoi viaggi in Europa ed in Italia, dove si appassionò alla fotografia ed istituì quindi un archivio storico tra più importanti del mondo nel Palazzo imperiale del Golestan di Teheran, dal 2013 nella lista del Patrimonio Universale Unesco. Proprio dai suoi viaggi ebbero inizio le relazioni commerciali tra Italia e Iran.
La Camera ItaloIraniana, presente all’evento inaugurale, ha apprezzato le parole di Adriano Rossi, Presidente dell’ISMEO e di Mohammad Taghi Amini, Direttore dell’Istituto Culturale dell’Iran a Roma, organizzatori della Mostra, che hanno sottolineato il rischio dell’interruzione delle collaborazioni culturali e scientifiche e la necessità di continuare il cammino sulla strada del dialogo tra due Paesi di cultura millenaria e come le istituzioni culturali abbiano il compito di preparare il terreno per le relazioni tra i popoli. “Questa mostra è l’esempio di relazioni culturali che chiedono più attenzione” ha dichiarato Taghi Amini a chiusura del suo intervento.
Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana
Palazzo Mattei di Paganica-Sala Igea
Piazza dell’Enciclopedia Italiana, 4-Roma
🕘 Dal 15 al 22 febbraio 2024 (ore 9.00-20.00).