A ROMA 1 FORUM SUL CONTROLLO DELLE ESPORTAZIONI

Roma, 21 novembre –“Bilanciare le esigenze commerciali delle imprese con le esigenze di sicurezza internazionale”  ha affermato in apertura dell’incontro il Min. Alberto Cutillo, Direttore dell’UAMA, l’Autorità nazionale presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che segue il Controllo delle Esportazioni e rilascia le Licenze di esportazione Dual Use e per specifici paesi.

E’ questo infatti  l’orientamento emerso dal 1°Forum italiano sul Controllo delle Esportazioni svoltosi presso il Ministero degli Esteri, organizzato da UAMA in collaborazione con Assonime, cui la Camera ItaloIraniana ha partecipato su espresso invito.

Il controllo delle esportazioni sta infatti diventando sempre più importante per  tutte le imprese  dell’Italia, paese a forte vocazione esportatrice. Da più voci è stato sottolineato nel corso del Forum come le imprese italiane stiano dimostrando grande trasparenza e aderenza al sistema di controllo di export di beni e tecnologie Dual Use, per il quale il nostro Paese è il 2° Paese esportatore in Europa ed il 4° al mondo.

E’ entrata in vigore il 1 luglio 2022 la procedura autorizzativa on line tramite la piattaforma E-Licensing che ha sostituita la tradizionale procedura cartacea Alla sua messa a punto hanno collaborato alcuni soggetti ed associazioni  imprenditoriali italiane, quali Assonime e la Camera di Commercio ItaloIraniana. “Dalla data di lancio al 31 ottobre 2023, il Portale E-Licencing ha ricevuto istanze di autorizzazione export per un valore di circa 1 miliardo e 400 milioni di euro, ha sottolineato Myriam Ramella-UAMA

La piattaforma, il cui software è messo  a disposizione dalla Commissione UE per tutti i  Paesi membri dell’Unione, “parla Italiano”: è nata infatti anche grazie al fondamentale lavoro dei due esperti nazionali UAMA Myriam Ramella e Marcello Irlando e nel corso del 2024 dovrebbe anche essere collegata al sistema delle dogane europeo.

Il 1° Forum italiano sul controllo delle esportazioni, che si ispira all’analogo appuntamento a livello europeo di Bruxelles, ha segnato un turning point all’orientamento dell’export control, da considerarsi come uno strumento di protezione per le imprese, in grado di evitare loro di incorrere in errori procedurali che comportano importanti sanzioni anche penali, assicurare la piena legittimità delle loro esportazioni e proteggere il loro brand in Italia e all’estero, elemento quest’ultimo non secondario.